La vetustà del veicolo (se in buone condizioni) non incide nell’ incremento incidenti
L'Aci ha pubblicato il rapporto relativo al triennio 2017-2019
Dall’analisi dei dati ISTAT–ACI per il triennio 2017-2019 emerge che il numero di autovetture coinvolte in incidente stradale rispetto al parco iscritto al PRA non varia in
modo significativo rispetto all’aumentare dell’età del veicolo.
Ciò tuttavia dipende dal fatto che non vengono considerate le percorrenze medie annue dei veicoli in quanto non note ma sicuramente variabili in modo inverso rispetto all’età.
Al contrario, l’indice di mortalità (numero di morti per 1000 incidenti) a bordo di autovetture cresce all’aumentare dell’età dell’auto: nei primi 3 anni di vita del veicolo si registrano 3,5 decessi ogni 1000 veicoli coinvolti, nei successivi 5 anni l’indice sale a 4,6 e dopo i 10 anni è mediamente pari a 8,7 morti ogni 1000 auto coinvolte.
Nella tabella seguente possiamo vedere il dettaglio per singole classi di età. L’anzianità media del parco autovetture italiano è di 11 anni e 11 mesi e, considerando la
consistenza del parco al 31/12/2018, anno centrale del nostro periodo di riferimento, solo il 15% di autovetture ha fino a 3 anni di vita.
“Questo rapporto – afferma Glauco Cecchi di Ceriv – testimonia l’importanza della corretta manutenzione. Anche gli interventi di revisione correttamente eseguiti con apparecchiature diagnostiche tecnologicamente avanzante consentono di mettere in sicurezza il veicolo, aumentarne la durata in servizio, e garantire maggiore stabilità e condizioni di guida. Ma oltre alla parte meccanica – prosegue Cecchi – occorre anche valutare lo stato della carrozzeria dei veicoli, degli assi, controllare ed intervenire in maniera preventiva”.