2020

Cura della propria auto, i consigli delle Autofficine Ceriv

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Con l’emergenza covid è aumentata l’esigenza di tenere il veicolo in condizioni di sicurezza, sia all’interno dell’abitacolo ma anche di mantenere un buon livello di manutenzione ordinaria. “In questo modo – spiega Glauco Checchi di Autofficine Ceriv – non solo il veicolo è sempre in condizioni ottimali, ma con un monitoraggio costante e periodico si riesce a prevenire l’insorgenza di problematiche di diversa natura che poi comportano maggiori costi negli interventi. Le nostre attrezzature all’avanguardia consentono anche dei check-in veloci, e consigliamo inoltre di procedere periodicamente anche ad interventi di sanificazione interna degli abitacoli”.

Una delle attenzioni basilari da rivolgere alla propria auto è la pulizia, sia degli esterni che degli interni. Nel primo caso, tenere pulita la carrozzeria non è soltanto un vezzo estetico ma ha anche dei motivi ben precisi: con il tempo, infatti, i residui di sporco che si accumulano sulle superfici dell’auto finiscono per rovinare la vernice. Di contro, quando si effettua il lavaggio non bisogna utilizzare gettiti d’acqua troppo potenti, prodotti troppo aggressivi o utensili troppo ruvidi, altrimenti vi è il rischio di provocare graffi ed abrasioni. Anche per gli interni vale lo stesso discorso: una pulizia accurata e fatta con buona regolarità consente di preservare al meglio lo stato dei rivestimenti interni; l’unica differenza è che diversi tipi di macchia vanno trattate con modalità e prodotti differenti (anche tenendo conto della superficie da trattare).
Restando all’interno dell’abitacolo, c’è un altro elemento cui fare attenzione: i filtri. In particolare, è bene monitorare costantemente le condizioni del filtro antipolline per evitare che l’usura ne limiti l’efficacia, facendo filtrare pollini e altre particelle all’interno dell’abitacolo.

Le gomme sono una delle componenti più importanti per il corretto comportamento su strada dell’auto. Ragion per cui, si consiglia di non trascurarle. Gli pneumatici, infatti, assicurano aderenza e tenuta di strada, mantenimento della traiettoria e assorbimento delle vibrazioni ma solo se sono in condizioni ottimali di operatività. Affinché sia così, bisogna anzitutto monitorare la pressione con una certa regolarità (una volta al mese) e se necessario va ripristinato il livello di pressione indicato dal costruttore. Per quanto concerne l’usura, i pneumatici non sono certo eterni: le Case automobilistiche forniscono specifiche indicazioni circa la ‘scadenza’ delle gomme (in anni o km). Per salvaguardare le prestazioni val bene anche invertirle ogni 5.000 km circa, così da ottenere un consumo uniforme. Qualora sia necessario sostituirle, si consiglia di affidarsi ad aziende del settore, tra le quali Euro Import Pneumatici, così da avere un quadro chiaro delle tante opzioni presenti sul mercato, anche effettuando una ricerca online.

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Meccanica e motore

Il cuore pulsante di un’auto è senza dubbio il motore. Al di là delle verifiche periodiche imposte per legge, non bisogna lesinare attenzione a tutte le parti – anche quelle che sembrano meno importanti – che concorrono al corretto funzionamento del propulsore. I modelli di più moderna generazione sono equipaggiati con una vasta dotazione di dispositivi elettronici che facilitano questo compito. Ad ogni modo, a meno che non si tratti di interventi eccezionali, ci sono molti accorgimenti che si possono mettere in pratica in proprio.

Partiamo dalla batteria. Se la vettura è destinata ad un lungo periodo di inutilizzo, è necessario staccare i cavi, altrimenti la batteria si scaricherà completamente e andrà sostituita. Se il livello di carica – che dipende dal voltaggio – non è ottimale, è bene ripristinarlo con un caricatore o utilizzando la batteria di un’altra auto. Un altro elemento che merita una particolare manutenzione è la cinghia della distribuzione. Un po’ come le gomme, c’è un limite oltre il quale è bene montare una cinghia nuova: in genere la sostituzione andrebbe effettuata tra i 60.000 ed i 100.000 km percorsi o dopo un lasso di tempo di almeno sei anni. La spesa in questo caso dipende molto dal modello e può variare anche di diverse centinaia di euro. Più frequenti, e di certo meno esosi, sono i controlli ‘di routine’ ai livelli di acqua ed olio, cruciali per il raffreddamento e la lubrificazione.

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